L’amianto: quando è pericoloso
Sommario Articolo
Alcuni materiali all’apparenza innocui e utili all’uomo in vari settori, sono in grado di rivelarsi delle bestie nere e causare problematiche estreme alla salute di chi ne viene a stretto contatto. Ad esempio, quando si parla di materie o elementi dapprincipio ritenuti innocui e seguitamente classificati come altamente tossici, torna alla mente la scoperta del radio e del polonio a opera dei signori Curie.
Questi, addirittura affascinati dalla fantasticheria fluorescente che gli si parava dinanzi, mai avrebbero sospettato che il radio, soprattutto, potesse causare scompensi mortali all’organismo umano.
Fu necessario loro approfondire gli studi sulla scoperta, al fine di comprendere quanto stessero rischiando la vita in nome della scienza. Purtroppo, marito e moglie passarono a miglior vita proprio a causa delle radiazioni.
Nei tempi moderni, tuttavia, il radio non è l’unico elemento in grado di causare malattie gravi e sovente incurabili. Esiste infatti un materiale nominato con un trittico di nomi e di cui spaventa la sola pronuncia… Alcuni lo chiamano amianto, altri asbesto (suo sinonimo) e taluni eternit. Quest’ultimo è un lemma errato, poiché deriva dal prodotto di un’azienda che mescolava l’amianto con altre materie, come ad esempio il cemento.
Tuttavia, al giorno d’oggi, la parola “eternit” è divenuta il secondo (almeno gergalmente) sinonimo di amianto.
Tipi di amianto
La scienza ha affermato l’esistenza di sei diversi tipi di amianto: actinolite, amosite, antofillite, crisotilo, crocidolite e tremolite. Ognuno di essi è altamente tossico e ne è severamente vietato l’utilizzo dal 1992, ovvero dalla prova inconfutabile che l’esposizione a ognuna delle tipologie rasentasse percentuali molto alte di sviluppare tumori ai polmoni e alla membrana che li riveste, il mesotelio.
Benché siano di ovvia tossicità , tutti i tipi di amianto sopraelencati, soprattutto il crisotilo, vengono prodotti da: Cina, Canada e Russia, mentre sono utilizzati prettamente da paesi in via di sviluppo.
Al contrario delle potenze qui citate, gli Stati Uniti, alla stregua dell’Italia, ne hanno abolito l’utilizzo. Ciononostante, il crisolito è tutt’oggi soggetto a discussioni sulla sua effettiva capacità cancerogena, quantunque ogni confutazione in merito alla velenosità del materiale sia stata smontata e provata come “falsa”.
Tutti gli articoli che ne “provavano” l’innocuità, alcuni addirittura pubblicati su riviste scientifiche, provenivano sì da studiosi, ma aventi un particolare interesse a scagionare il crisolito.
Si è scoperto che ognuno dei soggetti era stato profumatamente pagato dalle società lavoranti l’amianto e che avevano, dunque, un certo interesse nella stesura di menzogne in proposito.
L’eternit: quando è pericoloso
L’asbesto, l’amianto, l’eternit… Poco importa in che modo venga chiamato il materiale: esso diviene estremamente pericoloso quando è più friabile eprossimo allo sfaldamento.
Qualora si dovesse scoprire che la propria abitazione possieda delle tubature, o addirittura il tetto, in amianto, sarebbe essenziale non esporsi ulteriormente all’inalazione delle fibre del materiale.
Quando cade in disfacimento, l’asbesto tende a liberare una maggior quantità di fibre, le quali, se inalate con frequenza o meno, finiscono con l’infiammare le cellule presenti all’interno dei polmoni e del mesotelio, favorendo la riproduzione di globuli tumorali.
Esposizione all’amianto: dopo quanto tempo causa dei danni
Numerosi dipendenti di fabbriche di amianto, hanno cominciato ad accusare le prime avvisaglie di una patologia tumorale dopo circa 40 anni dall’esposizione prolungata al materiale.
L’asbesto, in genere, causa la riproduzione incontrollata di cellule alterate nel DNA dopo un lasso di tempo piuttosto lungo. Alcuni ex lavoratori, hanno accusato il colpo 50 anni più tardi.
Respirare amianto occasionale
Quanto amianto bisogna respirare per ammalarsi?
Non esiste una risposta precisa, ovviamente. Nonostante, però, sia convenzione pensare che l’esposizione occasionale all’amianto non possa causare danni, è in realtà il contrario. Anche respirare amianto una volta nella vita, potrebbe causare un carcinoma polmonare, un’asbestosi o un mesotoliema.
Conclusioni
L’asbesto è un materiale purtroppo ancora utilizzato nel mondo. Oltre a essere potenzialmente inquinante, è capace di distruggere la vita di numerosi essere umani.