Come addomesticare un uccello in casa: i consigli principali da seguire

canarini

Gli uccelli sono, insieme a cani, gatti e criceti, gli animali di compagnia più scelti all’interno di una casa. Molto spesso, in realtà, tantissime persone optano per un uccellino in virtù dei costi minori per accudire un animale di questo genere, per cui è importante, soprattutto in una prima fase, sapere sempre come comportarsi e come addomesticare un uccello in casa. Naturalmente, esistono numerosi consigli da seguire in merito, che permetteranno di rendere il proprio compito molto più semplice. Ecco quali sono i principali consigli da seguire a proposito di come addomesticare un uccello in casa e di come creare un ambiente sicuro per quest’ultimo.

Creare un ambiente sicuro per il proprio uccello

Il primo passo da considerare, a proposito di come addomesticare un uccello in casa, riguarda la creazione di un ambiente sicuro e tranquillo per l’uccello stesso. Tantissime persone pensano che, per far sì che l’uccello sia tranquillo, specie nei primi giorni di permanenza in un nuovo ambiente, ci sia bisogno di utilizzare una stanza tranquilla e lontana dal movimento umano. In realtà, si tratta di un errore, dal momento che gli uccelli dovranno abituarsi velocemente all’attività umana e alle interazioni, per cui potrebbe essere preferibile posizionare la gabbia in un ambiente che si frequenta maggiormente, anche se si sconsiglia di inserirla in cucina per evitare che gli odori forti del cibo e delle preparazioni possono essere potenzialmente letali per l’uccello.

Come comportarsi per rendere l’uccello tranquillo

Dopo aver posizionato la gabbia all’interno della propria casa, potrebbe essere utile ricordare quali siano alcuni comportamenti da seguire, per familiarizzare maggiormente con l’uccello e per addomesticarlo nel migliore dei modi. In primo luogo, bisognerà compiere dei movimenti delicati e continui, così da creare una certa cadenza fissa in alcune azioni che vengono svolte, permettendo all’uccello di abituarsi a determinati gesti e facendo sì che, in poco tempo, non si spaventi più nel vedere una mano muoversi o avvicinarsi alla gabbia. Qualsiasi movimento rapido o scattante potrebbe essere alla base di uno spavento per l’uccello, dunque è consigliato muoversi lentamente e parlare con delicatezza, utilizzando un tono calmo che possa far sì che l’uccello percepisca il senso di tranquillità. Consiglio utile da seguire, in tal senso, è avvicinare la mano, passo per passo, alla gabbia, così da permettere all’uccello di non percepire il pericolo. In un primo momento basterà avvicinare il braccio alla gabbia, per poi inserire addirittura la mano all’interno della gabbia e utilizzarla come trespolo, così da far abituare l’uccello ad una percezione di tranquillità, tanto da poter addirittura posizionarsi su un dito. Nel momento in cui si riesce in questa piccola impresa, si potrà essere tranquilli a proposito dell’avvenuto proposito di addomesticamento. 

L’importanza del cibo

Un fattore importantissimo, se si vuole addomesticare un uccello in casa, naturalmente, è determinato dal cibo e dalla corretta nutrizione dell’uccello. Al di là del tipo di cibo che dovrà essere destinato all’uccello, è importante valutare anche il fattore relativo alla tempistica e alla disponibilità di mangime. Per questo motivo, innanzitutto sarà necessario procurarsi il corretto mangime per uccelli, affinché il proprio animale domestico possa cibarsi, quando lo ritiene necessario, non correndo mai il rischio di ingerire sostanze potenzialmente tossiche o pericolose per la propria salute. 

Qualora si voglia investire per acquistare il mangime di qualità elevata, si consiglia di dare uno sguardo alla piattaforma di ilverdemondo.com. Come si diceva, però, è importante anche il modo in cui il nutrimento viene offerto all’uccello che, essendo un animale con alcune abitudini ancestrali, è abituato a cibarsi non certamente da una vaschetta, ma potrebbe trovare più confortevole beccare il mangime direttamente dalla mano. Per farlo, bisogna seguire le fasi che sono state precedentemente citate. Un ultimo fattore, legato al cibo, riguarda la sua funzione di premio, così da creare un legame molto più forte tra uomo e animale.