Pannelli Solari a concentrazione

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L’energia solare ha trovato una sua applicazione numerosi anni fa. No, all’epoca non si trattava di convertire i fasci luminosi in energia elettrica e badare alle emissione di anidride carbonica, bensì di scagliare la potenza dell’astro contro gli invasori. Fu Archimede di Siracusa a comprendere quanto, l’energia derivata dai raggi solari, se concentrata in un unico punto, fosse in grado di sprigionare una determinata potenza. All’epoca, utilizzò questo principio per incendiare le navi romane in dirittura d’invasione nella sua patria isolana, ma questo è un discorso storico adatto, forse, a un’altra occasione.

Al giorno d’oggi, l’utilizzo dei pannelli solari sta diffondendosi in tutta Italia e sta ricevendo sempre più consensi. Non solo permette di risparmiare e di utilizzare, dunque, una fonte di energia praticamente infinita, ma anche di minimizzare le emissioni inquinanti. 

Inoltre, con l’avanzare della tecnologia, i pannelli solari stessi hanno ottenuto una miglioria che ne amplifica il funzionamento. Oggi si parla, infatti, dei pannelli fotovoltaici a concentrazione. 

Il pannello solare a concentrazione: come funziona

Il modo in cui questo tipo di sostentamento energetico funziona, è piuttosto semplice. I raggi solari convergono su di una superficie costituita da specchi riflettenti, per poi terminare in un ricevitore. L’energia termica che ne consegue, viene utilizzata per riscaldare un liquido termovettore all’interno del ricevitore stesso, così generando la cosiddetta “forza vapore”. I pannelli solari a concentrazione servono, dunque, a produrre energia elettrica a basso costo e al minimo consumo.

L’energia scaturita dalla conversione dell’energia termica generata dai raggi solari, è abbastanza forte da poter allumare, senza difficoltà, qualsiasi abitazione. Nel lontano 2007, fu inaugurata, a Siviglia (Spagna) la prima centrale elettrica utilizzante i pannelli solari a concentrazione per l’emissione di energia elettrica. Secondo le stime di quell’anno e di tutti gli anni seguenti, la centrale elettrica spagnola sfruttante il principio sopracitato, riusciva (e riesce) a sprigionare abbastanza energia da poter alimentare una città di diecimila abitanti, al tempo stesso risparmiando sui costi e portando al minimo l’inquinamento prodotto.

Qualora il governo italiano volesse anch’esso costruire una centrale avente lo stesso principio funzionante, dovrebbe spendere circa trenta milioni di euro e sperare che una parte venga finanziata dai fondi europei. Cosa alquanto improbabile… Che l’Italia decida di investire sui pannelli solari a concentrazione, piuttosto che sulle attuali centrali elettriche a carbone, ad altissimo consumo e ad altissimo inquinamento.

Purtroppo, sembra che il suolo italiano sia destinato a sfruttare il carbone (proveniente da altri stati) al fine di produrre energia elettrica, dimostrandosi ancora una volta una nazione piuttosto retrograda. 

 

Pannelli solari a concentrazione: prezzo 

Come già anticipato, i costi derivati dai pannelli solari a concentrazione, volgono al risparmio. Ovviamente, qualora si decidesse di procedere con l’installazione di un impianto proprio, i costi potrebbero apparire elevati. Difatti, durante l’installazione dell’impianto, andrebbero inserite alcune parti fondamentali senza le quali sarebbe impossibile renderlo funzionante. Il sistema di raffreddamento a lamella è un pezzo tanto imprescindibile quanto costoso, giacché impedisce la riduzione del rendimento elettrico una volta raffreddatosi l’impianto. 

Inoltre, parlando sempre di pezzi necessari, il motore dell’inseguitore si usura piuttosto facilmente e richiede, sovente, degli interventi di manutenzione.

Stimando un calcolo celere e approssimativo, si potrebbe asserire che il costo totale di un impianto fotovoltaico a concentrazione, si aggiri attorno ai 30mila euro. 

Benché il prezzo a un primo acchito proibitivo, la resa di questa tipologia di pannelli è senza dubbio superiore a quella degli affini in silicio. Stiamo parlando, infatti, di una resa del 25% in più, se non oltre. 

 

Conclusioni

Riassumendo il tutto: l’impianto fotovoltaico a concentrazione riduce i costi derivati dal consumo, non inquina e produce un’ottima quantità di energia elettrica (addirittura superiore all’elettricità ricavata dai pannelli solari convenzionali). Purtuttavia, l’altra faccia della medaglia  espone gli alti costi di installazione e di manutenzione. Benché i costi non accessibili a tutti, sarebbe opportuno che le famiglie in grado di permettersi una simile spesa, si attuino allo scopo di rinnovare la propria abitazione e renderla così nature-friendly. 

In aggiunta, i costumi volti al risparmio, con il giusto tempo, sono capaci di ripagare la pecunia spesa per l’installazione e la periodica manutenzione dell’impianto. Delle volte è necessario pensare con lungimiranza, se si intende fare la cosa giusta. La speranza è che, un giorno, non siano soltanto in esigui a comprenderlo.