Triangolo dei coralli

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Il pianeta Terra è fondamentalmente ricco di paesaggi meravigliosi e posti di una bellezza così travolgente, da spezzare il fiato. Ne esistono a dismisura e sarebbe davvero un peccato non riuscire a visitarli nel corso della vita; a dirla tutta, per ammirarli uno a uno, sarebbero necessarie tre o quattro esistenze.

Non è pensiero comune, infatti, realizzare che siano presenti innumerevoli attrazioni naturali di cui si sente parlare davvero poco, come se fossero nascoste alla vista dell’uomo, il che -secondo la logica che discerne nella specie umana il talento innato della distruzione- non sarebbe sbagliato. Una delle tali -attrazioni- è senza dubbio il triangolo dei coralli in Indonesia.

 

Dove si trova il triangolo dei coralli

Benché sia comodo denominarlo “il triangolo dei coralli dell’Indonesia”, la locazione esatta di questa meraviglia di madre natura è certamente situata nelle acque marine comprendenti l’Indonesia, ma allo stesso tempo, lambenti anche: la Malesia, la Papa Nuova Guinea, le Filippine, le Isole Salomone e le Timor orientali. Questa meravigliosa barriera racchiude i ¾  delle specie coralline attualmente presenti nel mondo e va da sé asseverare che una sciagura all’interno del triangolo dell’Indo-Pacifico possa portare a un’estinzione di massa causante la scomparsa quasi totalitaria dei coralli dalle acque.

Stando alle indicazioni degli studiosi, questa stupenda barriera corre già il rischio di scomparire e le cause, a quanto pare, sono da attribuire all’errata condotta umana. Il riscaldamento globale sta innalzando anche la temperatura degli oceani e ciò influenza pesantemente la vita dei coralli, così come l’inquinamento delle acque.

Inoltre, non vanno esclusi il turismo invasivo (capace di danneggiare la struttura della barriera corallina, sicché molti visitatori pensano bene di “strappare” dei pezzi di corallo per ricordo) e la pesca eccessiva. Purtroppo, gli abitanti delle zone devono pur procurarsi del cibo nutriente, indi per cui sono soliti fare pesca grossa e danneggiare, nell’intento, i coralli circostanti.

 

La giornata mondiale per il triangolo dei coralli

Ogni anno, precisamente il nove giugno, gli stati che godono del magico tocco corallino, ne celebrano la giornata mondiale, la quale è dedicata esclusivamente alla loro salvaguardia. L’atmosfera diviene particolarmente suggestiva durante le ore serali, nel momento in cui i mercatini in spiaggia, bagnati dalla luce lunare e allumati dell’elettricità interna, riflettono una parte del loro bagliore sulle acque placide dell’oceano.

Inoltre, nel mentre della giornata mondiale del triangolo dei coralli, gli abitanti organizzano delle cene dettate dalla pesca ecosostenibile atta a non turbare ulteriormente l’habitat subacqueo. Durante il giorno, però, i nativi della zona sono usi ripulire le spiagge e i mari; nonostante gli abitanti siano particolarmente attenti alla salvaguardia della natura che li ospita, lo stesso non si può dire dei turisti che la visitano.

Per qualche strana ragione, la quale rimarrà un mistero, è loro normale attitudine comportarsi come se null’altro, oltre alla vacanza, importasse davvero.

Dunque lasciano mozziconi di sigaretta sulle spiagge (talora buttandoli in acqua senza alcun riguardo) gettano lattine sulla sabbia fine e sovente non si fanno problemi a metterle in ammollo. Tuttavia, qualora fossero individuati nell’atto, le autorità non esiterebbero a multarli pesantemente.

 

Conclusioni

L’attuale condizione umana sta nuocendo al pianeta. Il progresso, la globalizzazione… Entrambi fattori indispensabili all’evoluzione tecnologica dell’uomo. Tuttavia, il modo esatto in cui lo stesso gli sta dando addito, comporta attualmente delle beghe aventi un potenziale distruttivo clamorosamente alto. L’acidificazione delle acque oceaniche causata dall’inquinamento, danneggia e impedisce la solidificazione dello scheletro corallino, così rendendo gli esemplarinassai meno resistenti del consueto.

A questo ritmo, è logico implicare che sia soltanto una questione di tempo, prima che le bellissime specie costeggianti isole e penisole dell’Oceano Indo-Pacifico, scompaiano per sempre.

Il WWF sta facendo il possibile per mobilitarsi e proteggere la barriera corallina dell’Indonesia, ma è pur vero che gli sforzi dell’associazione devono essere supportati dall’educazione e il senso civico delle persone.